Di Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte

Editoriale del nuovo numero di “Comunità Montagna”, rivista Uncem, interamente dedicato alle filiere forestali [con il Progetto Alpimed Clima per Interreg Alcotra 2014-2020]

Da 15 anni, Uncem lavora con i territori lungo le filiere forestali. Ne parlavano in pochi quando il Presidente Riba, con diversi Amministratori locali piemontesi, avviò percorsi finanziati da Regione e con Ipla si definirono primi modelli di interventi. Moltissimo è stato fatto in questi decenni. Ci sono foreste certificate, PEFC ed FSC, ci sono centrali a biomasse intelligenti e per le comunità, ci sono superfici pianificate e programmate. Ci sono stati molti progetti, finanziati in particolare dall’UE, che hanno consentito di innestare studi, ricerche, ma anche vere e proprie azioni concrete per Comuni e Unioni montane. Il Piemonte apre ancora strade decisive per il Paese. Vale anche per il progetto Alcotra Alpimed Clima che sulle biomasse ha concentrato attenzione. Le reti di teleriscaldamento, le piccole centrali dei Comuni e di aziende, la costruzione di progetti che danno valore alle imprese e agli operatori boschivi del territorio. Ma non solo.

La tempesta Alex nelle Alpi Marittime ci ha spinto a individuare soluzioni per una pianificazione che abbassi rischi ed emergenza ambientale. Lo scrive con efficacia la Strategia forestale nazionale: si può pianificare, superando parcellizzazione e altre fragilità dovute ad abbandono e carichi eccessivi sui versanti. Alla base vi è sempre un punto: la riduzione della presenza antropica ha fatto sì che il bosco abbia continuato a crescere. Ma di quel bosco, il Paese si è dimenticato e l’Italia non ha saputo essere pienamente consapevole di un dato: l’Italia è un Paese forestale, e deve investire risorse pubbliche per sostenere chi opera lungo la filiera. Compresi i Comuni, che sempre di più si stanno dotando di piccole centrali per la produzione di energia dal legno, sostenibili e a prova di futuro.

Abbiamo già perso troppo tempo e il sistema delle Unioni montane di Comuni trova in questa dimensione la ragion d’essere. Attuare la Strategia forestale nazionale impegna tutti nella stessa direzione. Uncem farà la sua parte, perché anche i cambiamenti climatici, la crisi ecologica, ha bisogno di comunità attive e generative, più virtuose e forti. Il bosco insegna, pianificato è meglio.