È partita la stagione invernale a Riale, splendido borgo incastonato a 1800 metri nell’alta Val Formazza piemontese. Circa 1,5 km di pista sono già completamente innevati e dai primi di novembre hanno iniziato a ospitare i comitati regionali di sci di fondo, gli atleti agonisti e le nazionali, gli sci club, e tutti gli appassionati. Tra le prime prenotazioni: i Comitati regionali della Valle d’Aosta e del Friuli Venezia Giulia, oltre ad alcuni atleti agonisti provenienti dalla Svizzera, che arrivano in Piemonte alla ricerca della prima neve stagionale. Ma l’elenco degli interessati è destinato ad aumentare.

Nell’epoca del cambiamento climatico e con il grave problema di nevicate sempre meno frequenti, come fa una piccola realtà come Riale ad essere tra le prime località europee a iniziare la stagione?

«In questi anni Riale ha saputo differenziarsi dalla concorrenza e proporsi come un’ottima palestra per gli atleti agonisti italiani e stranieri. Un luogo ideale per gli sci club e per le nazionali, che possono anticipare la propria impegnativa a stagione grazie alla prima neve assicurata dallo snowfarming e possono trovare un insieme di opportunità e servizi capaci di agevolare la loro attività» risponde Gianluca Barp, Responsabile del Centro Fondo Riale, oltreché imprenditore turistico locale.

Lo snowfarming è la tecnica di conservazione della neve che Barp ha iniziato a sperimentare 5 anni fa e che lo ha portato lo scorso maggio a immagazzinare sotto tecnici teli geotermici circa 7.000 metri cubi di neve. Un quantitativo che, nonostante l’estate torrida prolungatasi anche a settembre, è riuscito preservare in misura sufficiente (si registra una “perdita” di neve di circa il 40%) a garantire l’apertura della pista.

In Italia, Gianluca Barp è il primo imprenditore a livello privato ad aver testato e portato a regime la tecnica dello snowfarming con teli geotermici realizzati con fibre di alluminio, intervallati da strati isolanti di ovatta. I teli vengono legati uno all’altro con un sistema di velcri e cuciture a filo. A impedire ai raggi UVA di penetrare contribuisce anche la loro azione riflettente.

E se una parte della pista è già pronta a ospitare i primi atleti, in attesa che la neve di stagione copra la totalità dei 12 km complessivi dell’anello di Fondo, il comprensorio di Riale può offrire anche un insieme di servizi e strutture fondamentali per l’allenamento e il benessere degli atleti.

A cominciare da un rinnovatissimo parco sci modernamente equipaggiato. Dallo ski room per il deposito e la sciolinatura degli sci a una palestra completamente attrezzata. Da una nuova importante area wellness, composta da sauna e vasca idromassaggio, a un posteggio gratuito adiacente alla pista. A questi servizi si aggiunge una struttura alberghiera e ristorativa come l’albergo AALTS DORF con le sue 20 camere per 50 posti letto e con un ristorante pronto ad offrire menù personalizzati a seconda delle esigenze del singolo atleta.

«In questi anni abbiamo investito molto con l’obiettivo di incontrare l’interesse dei professionisti. Abbiamo rinnovato le nostre attrezzature, ampliato e reso ancora più moderne e appetibili le nostre strutture. E abbiamo anche “sfidato” questo pazzo clima  e la mancanza di neve creandocela da soli. I risultati di questo progetto sono arrivati: abbiamo infatti riscontrato un interesse in continua crescita da parte di atleti e team provenienti non soltanto dal nostro territorio, ma anche da altre regioni italiane e dall’estero, che hanno scelto il Piemonte e nello specifico la nostra piccola e ambiziosa località per dare il via alla loro stagione» dichiara Barp.

di Francesca Corsini