Diversamente da un museo convenzionale, l’ecomuseo non è circondato da mura o limitato in altro modo, ma è un viaggio alla scoperta di un territorio. E’ un percorso espositivo che si compone di oggetti in uso nella vita quotidiana, ma anche del paesaggio, dell’architettura, del saper fare, delle testimonianze della tradizione. L’ecomuseo è un museo diffuso che appartiene alla comunità.

Ed è così che Salbertrand si racconta, legando simbolicamente al presente il passato ricco di sperimentazioni ingegnose. In un itinerario ad anello tra il paese e il Parco del Gran Bosco, in provincia di Torino, l’Ecomuseo “Colombano Romean” narra il profondo rispetto per la montagna attraverso antichi edifici, manufatti e attrezzi che testimoniano secoli di storia, di sfruttamento delle risorse disponibili e di attività produttive con tecniche tradizionali. Il suo simbolo è l’anè, o manavella, uno degli utensili più semplici e funzionali della cultura montanara e contadina. Serve per legare qualsiasi cosa: le balle di fieno o di paglia, le fascine, i pesi sulla soma del mulo. Sulle manavelle normalmente si stampigliavano a fuoco o si incidevano le iniziali del proprietario: su quella dell’Ecomuseo è incisa la croce catara, emblema dell’appartenenza a un’area di cultura e di lingua Occitana.

Fanno parte delle sezioni visitabili dell’Ecomuseo il Mulino Idraulico della Comunità di Salbertrand e il Forno a legna della frazione Oulme, il Museo dei Tesori della Parrocchiale nella sacrestia della Chiesa di San Giovanni Battista, e la Cappella dell’Annunciazione dell’Oulme. Lungo la via principale, due monumentali Fontane in pietra e l’Hotel Dieu (in fase di restauro, attualmente non visitabile) documentano l’importanza del borgo di Salbertrand lungo lo storico itinerario della Strada di Francia. Sono inoltre visitabili la Ghiacciaia ottocentesca e una ricostruzione in legno a blockbau del prototipo della Smoke-sauna progettata dal grande architetto finlandese Alvar Aalto per la sua casa sperimentale di Muuratsalo (Finlandia), un’aia carbonile con le diverse fasi di allestimento di una Carbonaia in bosco, la Calcara, il Cantiere forestale, l’ingresso della miniera e la sezione dedicata alla Glorieuse Rentrée.

L’Ecomuseo di Salbertrand è dedicato a Colombano Romean, minatore e cavatore, che dal 1526 per otto anni scavò un’opera straordinaria, il Pertus: una galleria a 2000 metri di altitudine, lunga cinquecento metri, con una sezione di circa un metro e ottanta per un metro, costruita per portare le acque del Rio Touilles a vivificare un intero versante sopra Chiomonte e Cels.

L’Ecomuseo è realizzato e gestito dal Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand, oggi diretto dall’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie. Ogni anno l’Ente Parco organizza visite guidate e visite teatralizzate organizzate in collaborazione con l’Associazione Culturale ArTeMuDa. In estate il percorso è visitabile con una guida il martedì e giovedì su prenotazione. In assenza di una guida i siti sono visitabili esclusivamente all’esterno.

Per informazioni: tel. 0122 854720 – email ecomuseo.salbertrand@ruparpiemonte.it

di Francesca Corsini