Secoli di caccia avevano portato il lupo sull’orlo dell’estinzione: cinquant’anni fa in Italia ne rimanevano solo un centinaio, confinati in alcune aree montane dell’Appennino centro-meridionale. Sulle Alpi, l’ultimo lupo era stato abbattuto già negli anni ’20. A partire dagli anni ’70 il lupo ha smesso di essere visto come un nemico da eliminare per diventare una componente importante della biodiversità italiana, da proteggere per garantire l’equilibrio degli ecosistemi. La popolazione di lupo è in ripresa e oggi il lupo è distribuito sull’intera penisola.

Ciò che diventa importante riguarda soprattutto il controllo dell’ibridazione lupo-cane che sostituisce un problema quando avviene per cause non naturali. Lupo e cane infatti appartengono alla stessa specie, ma il cane è il risultato dell’addomesticamento e della selezione esercitata dall’uomo da più di 14.000 anni. L’ibridazione antropogenica si verifica quando le specie selvatiche vengono a contatto con quelle domestiche oppure se modifiche ambientali rendono possibili incontri tra specie o sottospecie che non sarebbero mai avvenuti senza intervento umano.

In Europa, la potenziale ibridazione con il cane è una delle principali minacce per la conservazione del lupo. Per queste ragioni, in Europa, la Convenzione di Berna (Raccomandazione n. 173/2014 – Consiglio d’Europa) esorta gli Stati Membri, tra cui l’Italia, ad implementare delle misure volte sia a monitorare e prevenire questa minaccia, sia a gestire concretamente le casistiche rilevate, facendo ricorso alla rimozione degli individui ibridi lupo-cane dal contesto naturale.

Come si distingue un ibrido da un lupo o da un cane? Alcune delle caratteristiche tipiche del lupo (in particolare per la sottospecie italiana) sono: il mantello di base grigio-fulvo, con la parte dorsale, dalle scapole alla coda, più scura, la mascherina facciale ai lati delle labbra è bianco crema, così come il ventre e la parte interna delle zampe. Le orecchie sono a base larga e triangolari, mai pendenti, la coda misura fino a un terzo del corpo. Deviazioni da questo aspetto esteriore tipico possono essere normali. In generale è fortemente sospetto di ibridazione un animale che ha caratteristiche atipiche molto pronunciate, come una colorazione chiara o nera uniforme senza mascherina e ventre chiaro, bande evidenti di colore atipico (spesso bianche o nere) nel mantello, la depigmentazione di naso, gengive e cuscinetti plantari, le orecchie pendenti

Il Cane da Lupo Cecoslovacco (CLC) in particolare assomiglia molto a un lupo. Il CLC è un cane a tutti gli effetti, il cui aspetto, costituzione, movimento, manto, colore, maschera, assomigliano a quelli del lupo. Per questo c’è il rischio che, se avvistati liberi, i CLC vengano confusi con i lupi generando allarmismo, è quindi importante che i loro proprietari seguano alcune utili indicazioni:

Il progetto europeo Life Wolfalps EU, che lavora per migliorare la coesistenza fra il lupo e le persone che vivono e lavorano sulle Alpi, suggerisce ad esempio di mettere al proprio cane un collare evidente o una bandana, in modo che se visto o fotografato libero non venga scambiato per un lupo, di fare recinzioni adatte a contenere il proprio animale all’interno della proprietà, e di informare immediatamente il Comune o i Carabinieri Forestali se dovesse fuggire al proprio controllo.

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di Francesca Corsini