Famoso per il suo patrimonio enologico, per la sua tradizione culinaria secolare e per i paesaggi sconfinati che regalano emozioni uniche, il Piemonte ha anche una vocazione per il benessere e la cura del corpo, come testimoniano le numerose stazioni termali attive nella regione sin dal I secolo d.C. Per citarne alcune: il Centro Termale di Acqui Terme, noto fin dai tempi dell’Impero Romano per le sue acque – chiamate Aqua e Statiellae – che sgorgano a temperature tra i 27°C e i 70°C, con più di 35 sorgenti, possiede proprietà antalgiche e miorilassanti che ne promuovono l’impiego nella cura dell’artrosi e delle tendiniti.

La sorgente calda nel comune di Valdieri è conosciuta da tempo immemorabile. Nel pieno del Rinascimento le terme di Valdieri erano già rinomate acque benefiche, nate dalla massa rocciosa del Monte Matto alla temperatura compresa fra i 50°C e i 75°C. Incastonate nel parco naturale Alpi Marittime, a 1370 metri, sono il punto di partenza perfetto per un viaggio tra benessere termale e scoperta dei piccoli borghi nascosti tra le colline e le montagne piemontesi. Nel Borgo di Cadarese di Premia l’acqua termale racchiude importanti proprietà terapeutiche. Le qualità benefiche delle Terme di Crodo, ai piedi del Monte Cistella, circondate dalle Alpi e dalla natura selvaggia, sono note sin dal Cinquecento. Quelle di Vicoforte e Garessio, immerse nella natura, sono indicate per curare le patologie dell’apparato gastroenterico, dei reni e le malattie cardiovascolari con la terapia idropinica. Le terme di Lurisia, a pochi passi da Mondovì, curano i disturbi respiratori. Altri borghi hanno invece declinato il benessere nella sua forma enogastronomica, per attirare visitatori curiosi di riscoprire il territorio, la sua storia e le sue bontà tradizionali. È il caso delle Langhe e del Roero, dove i percorsi benessere utilizzano anche i prodotti delle colline del Barolo e del Barbaresco.

Intervista a: Ferruccio Fazio, Sindaco di Garessio (CN), già Ministro della Salute.

Le strutture legate al benessere, come le terme di Garessio, possono rivitalizzare i piccoli borghi? Ci sono degli esempi da seguire?

«Il turismo termale andava molto di moda nei secoli scorsi, poi soppiantato da viaggi all’estero, spa e turismo alberghiero veloce. Il doppio appeal di vicinanza e benessere è tornato invece in voga in questo momento di rinascita e riscoperta del turismo di prossimità. Grandi centri come Abano Terme o i tanti Bad tedeschi (suffisso che indica località termali come Bad Aibling, Bad Fussing, Bad Tolz e Marienbad) insegnano che un borgo può rinascere e crescere proprio grazie al turismo del benessere. Garessio, per esempio, quest’estate ha pedonalizzato il centro storico e aperto il suo castello e le terme per incontri ed eventi. Il Piemonte ha tantissime località termali storiche, immerse nella natura e in centri di interesse culturale e architettonico. Il turista può così godersi una passeggiata, un bagno termale naturale e una cena nel ristorantino del centro storico. Per recuperare una vita tranquilla, a misura d’uomo»

 

di Elena Fassio