Al confine tra Campania e Molise, il comune di Sassinoro ha scelto il patrimonio idrico per rilanciare la propria identità culturale. Il piccolo borgo rurale, in provincia di Benevento, è ricco di sorgenti e fontane pubbliche. «La necessità di tutelare un così importante patrimonio naturale ha portato Comune e attivisti a confrontarsi sui temi della gestione, tutela e salvaguardia delle risorse idriche» spiega Marco Iamiceli, vicesindaco e oggi presidente dell’associazione I Paesi dell’Acqua. Nel 2008 Sassinoro diventa Paese dell’Acqua. Il progetto cresce fino a diventare un punto di riferimento nella Valle del Tammaro che coinvolge professionisti e studiosi da tutta Italia e dall’estero. Nel 2015 nasce l’associazione, che crea eventi itineranti di cultura ambientale per raccogliere buone pratiche, rispondere efficacemente alle criticità dei territori, promuovere studi e ricerche sulla gestione e valorizzazione delle risorse idriche. Nel 2020 nasce la Rete Nazionale dei Paesi dell’Acqua, che coinvolge enti pubblici e organizzazioni da Torino a Vicenza, da Genova a Roma e Campobasso. Tra le attività proposte ci sono workshop e convegni sul cambiamento climatico e sulle strategie giovanili, installazioni artistiche, percorsi di trekking e progetti di ospitalità diffusa. «Il nostro obiettivo è dare vita a un partenariato, a cui ha già aderito anche Uncem – conclude Iamiceli –, capace di progettare, dialogare e riportare al centro del dibattito la cultura ambientale, che nasce proprio da quel patrimonio naturale che caratterizza il nostro paese e il continente europeo».

 

di Elena Fassio