In foto. Da sinistra: Alexia Chatry dello sportello montagna futura, Loris Emanuel Sindaco di Moiola, Silvia Bongiovanni project manager di Kosmoki, Maria Arnolfo dello sportello montagna futura, Giacomo Doglio Sindaco di Rittana

 

Quando la rivitalizzazione di un territorio passa dalla cultura: cinema per Valloriate, musica per Roccasparvera, teatro per Moiola, arte per Rittana.

La cultura come leva di attrazione e rivitalizzazione dei piccoli comuni di montagna. Quanto piccoli? Parliamo di comuni che contano circa 80-90 abitanti. Minuscole comunità guidate da sindaci lungimiranti, che hanno detto no all’immobilismo e che hanno scelto di fare rete, di unire gli sforzi: Valloriate, Roccasparvera, Moiola e Rittana, in Valle Stura (provincia di Cuneo) stanno lavorando insieme per rigenerare il tessuto del territorio attraverso la creazione di un distretto culturale che contribuisca a invertire la tendenza apparentemente inarrestabile di progressivo abbandono della montagna. La cultura, infatti, può essere motore di sviluppo economico, di attrazione di flussi turistici, di stimolo alla solidità della vita di comunità e di neo popolamento.

«Per la prima volta quest’anno i quattro comuni condividono un programma culturale legato a un tema, “Radici nel futuro”. Intorno ad esso ognuno si esprimerà attraverso il proprio linguaggio» racconta Silvia Bongiovanni, project manager di Kosmoki, società che si occupa di progettare attività culturali legate al territorio montano e che operativamente sta coordinando il progetto di distretto culturale in Valle Stura. Così Rittana punterà sull’arte dando spazio a incontri con architetti, alla rigenerazione del territorio attraverso opere d’arte e residenze artistiche. Roccasparvera proporrà concerti di musica classica ed elettronica in luoghi insoliti, ad esempio tra ruderi abbandonati e nei boschi. Moiola svilupperà proposte teatrali legate alla vita del territorio. Valloriate offrirà selezioni cinematografiche differenziate per grandi e piccini culminando poi nell’evento che è ormai di casa da 12 anni: il Nuovi Mondi Festival che si terrà a fine giugno.
Tutto sempre portato avanti con il coinvolgimento degli abitanti, che in alcuni casi diventano veri protagonisti nella definizione e realizzazione delle attività.  È il caso di Sirio Cavallera, giovane panettiere di Roccasparvera, «che per passione organizza eventi musicali e che quindi sta interagendo attivamente nella definizione dei programmi musicali. In generale comunque, tutti gli abitanti sono chiamati a contribuire alla “raccolta della memoria” con documenti, testimonianze, idee» prosegue la project manager.

Le iniziative si svilupperanno per lo più nella bella stagione perseguendo l’obiettivo di stimolare idee inedite capaci di reinterpretare le tradizioni. Ad esempio, in programma c’è anche la coltivazione delle patate con l’intento di raccoglierle e utilizzarle per la creazione di nuovi piatti.

Parallelamente, «con l’obiettivo di dare prospettive nuove alle Terre Alte, abbiamo creato lo “Sportello Montagna Futura”, un servizio di informazione rivolto in primo luogo ai giovani, per incentivare la loro creatività e consapevolezza di quanto sia possibile realizzare nelle terre alte» precisa Bongiovanni. Allo Sportello vengono offerti servizi concreti e accompagnamento fattivo per sviluppare idee orientate ad abitare o ri-abitare le montagne, qui viene dato supporto per favorire nuovi progetti imprenditoriali. La sede è all’interno del Comune di Rittana, ma il servizio, completamente gratuito, viene offerto anche online.

 

di Francesca Corsini