Fondi a territori montani di Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano

I comuni di Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano (Arezzo) saranno tra i primi in Italia ad attuare le attività previste dal programma “Bando Borghi, linea B” del Pnrr con il progetto ‘La Repubblica delle Foreste, Custodi dell’Alpe della Luna’, progetto finanziato con 2,08 milioni di euro, realizzato dagli enti pubblici in partenariato con le associazioni territoriali e coordinato da CasermArcheologica, grazie al sostegno di Fondazione Cr Firenze.
Gli ambiti di interesse del progetto sono la valorizzazione del territorio, l’ampliamento delle opportunità lavorative e d’impresa, il consolidamento di un welfare sociale e culturale per i residenti e il potenziamento dell’offerta legata al turismo ambientale e culturale.

I 15 interventi previsti non comporteranno consumo di suolo, in quanto sono stati pensati per valorizzare e creare sostenibilità, anche energetica e ambientale, in edifici già esistenti. L’intero progetto, spiega la Regione, è articolato in forma integrata tra attività, in co-progettazione con diversi partner, e recuperi strutturali di spazi e strutture comunali, al fine di creare un sistema di servizi e mobilità ad essi connessi, particolarmente adatti ai bambini e ai ragazzi, per il miglioramento della qualità della vita dei residenti e per offrire servizi d’interesse per turisti e visitatori. “Questo progetto premiato dal Pnrr e che oggi presentiamo – ha detto il presidente Eugenio Giani – vuole essere una sorta di esempio per valorizzare la Toscana diffusa su tutto il territorio. È un progetto ricco che premia il territorio sul piano turistico, economico e culturale”.

“L’obiettivo di restituire centralità ai comuni delle aree interne – ha aggiunto il sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli – riportando demografia e attrattività turistica trova, nel progetto Pnrr, una grande opportunità alla quale non dobbiamo rinunciare”. Per Alberto Santucci, sindaco di Badia Tedalda, “è un’opportunità importante per promuovere ‘turismo lento’ ma anche servizi alla comunità a partire dalla cultura, dalle arti e dall’attenzione alle giovani generazioni, puntando sul riutilizzo degli spazi in disuso come l’ex mattatoio che diventerà un centro di aggregazione vivace a attivo quotidianamente e il recupero del sentiero del Raggiolo”.

 

Fonte: ANSA