Una struttura ottocentesca, rimodernata nel corso del secolo scorso e animata, da settembre a giugno, da un via vai di alunni. La scuola media di Vigone vive ora una nuova avventura: è il caso sperimentale del progetto transfrontaliero A2E, che ha finanziato la costruzione della nuova mensa scolastica. Un edificio semplice, adibito a un uso di solo due ore al giorno in cui circa cento ragazzi si siedono, mangiano e tornano in aula. Un sistema di pilastri in cemento armato che reggono un tetto in legno. «Con un sostegno di 500 mila euro – racconta l’architetto progettista Guido Geuna -, il progetto europeo consente alla scuola di creare uno spazio adeguato con un efficientamento energetico Nzeb, near zero energy building, così da non pesare sul consumo complessivo dell’intera struttura». Caratterizzato da un tamponamento a isolanti in legno mineralizzato, l’edificio è collegato, in direzione sud, a una serra che serve come captatore solare durante l’inverno. Così un sistema di ventilazione abbinato a pompe di calore connesso a pannelli fotovoltaici consente di riscaldare lo spazio con un dispendio energetico il più vicino possibile allo zero. Durante l’estate, la serra viene, invece, impiegata come spazio di raffrescamento e la pompa di calore abbassa la temperatura dell’aria.

«La struttura – prosegue Geuna -, che complessivamente copre circa 500 metri quadrati, è realizzata con materiali naturali e sarà sempre in funzione. Sarà dotata di dispositivi di recupero dell’acqua piovana, possibilità di controllo domotico dell’illuminazione e utilizzerà prodotti naturali e riciclabili». Tutto come da progetto iniziale, disegnato ancor prima di venire a conoscenza dell’iniziativa di A2E. «Avevamo già iniziato a immaginare la mensa – racconta l’architetto -, quando siamo venuti a conoscenza di questa possibile partnership. Il programma Alcotra necessitava di casi pratici e sperimentali da seguire e noi abbiamo proposto la scuola di Vigone. Dopo gli accordi con la regione, tra aprile e maggio abbiamo installato il cantiere. La fine dei lavori è prevista per febbraio 2020».