È indubbio che per promuovere una gestione forestale “più vicina alla Natura” innovativa e capace di generare servizi ecosistemici impattando il meno possibile su habitat, specie, suolo e paesaggio, occorra affinare gli interventi selvicolturali, quindi le conoscenze e le sensibilità di tutti gli attori che operano in questo ambito specifico.

Negli ultimi anni in Italia sono stati fatti molti passi in avanti nei campi della governance, della normativa, della raccolta dati, della comunicazione, dell’associazionismo e dello sviluppo di filiere nazionali del legno. Tuttavia, uno degli aspetti fondamentali che ancora manca è l’adeguamento culturale e operativo del settore forestale italiano all’applicazione della selvicoltura.

Nel contesto di crisi climatica globale, l’approvazione della Strategia Forestale Europea, della Strategia Forestale Nazionale, e più di recente, delle linee guida europee sulla gestione forestale “Closer-to-Nature”, spingono a riflettere su come metterne in pratica i principi e come raggiungere gli obiettivi definiti da questi importanti documenti. Serve più “selvi-CULTURA” e, a tal fine, sarà determinante agire sui 10 ambiti descritti nel Manifesto che anche Uncem ha sottoscritto.

In sintesi, i 10 punti del manifesto chiedono più selvi-CULTURA

  1. nella ricerca 
  2. nella pianificazione
  3. nella progettazione
  4. nella normativa
  5. nella formazione
  6. nella politica
  7. nelle filiere
  8. nel controllo
  9. nelle imprese e negli operatori forestali
  10. nella comunicazione

di Francesca Corsini