Tesi di laurea di Miriana Occhineri e Margherita Quarantiello, selezionata dal Bando di Uncem per le “Migliori tesi di laurea sulla montagna, in memoria di Amministratori defunti negli ultimi anni”.

Il recupero di territori stagionalizzati: luoghi a doppia velocità caratterizzati da un modello turistico di massa che, distanziati dalle realtà urbane, possiedono importanti risorse che costituiscono opportunità di sviluppo locale, attraverso un processo di rigenerazione basato su esigenze concrete scaturite da un articolato processo composto da differenti fasi.

L’obiettivo del lavoro di Miriana Occhineri e Margherita Quarantiello è l’avvio di un possibile scenario di recupero del patrimonio architettonico, culturale e identitario dell’Ex Villaggio Minerario, situato nella frazione Villaret di La Thuile. Per raggiungere questo scopo, è stata eseguita una prima fase di analisi storico-critica del sito, volta a riscoprire il sistema meccanico e fruitivo del grande palinsesto minerario e i suoi fabbricati annessi. Tra questi, la scelta è ricaduta sull’edificio degli Ex Uffici, il cui compito è stato quello di amministrare e dirigere l’intero complesso fino alla chiusura dello stesso.

Le conoscenze apprese, attraverso testimonianze di cittadini locali, coinvolti in differenti fasi storiche, che hanno contribuito a preservare il ricordo di ciò che è stato alle generazioni future, sono state fondamentali per l’avvio della fase successiva. Viene così, elaborata una strategia di intervento basata sull’inclusione delle realtà considerate all’interno di dinamiche locali e sull’impiego delle risorse che il luogo stesso offre.

Parallelamente, è stata valutata la sostenibilità della proposta progettuale, attraverso lo studio delle possibili ricadute locali con l’esplorazione di una logica di filiera corta agroalimentare a La Thuile, direzione intrapresa considerando il contesto nel quale ci si trova ad operare, seguendo le linee guida tracciate dall’Unione Europea.

Il modello di approccio per il recupero del patrimonio architettonico permette l’avvio di un processo in grado di coinvolgere molteplici istanze, che individua la rete di imprese potenzialmente coinvolte, ed è capace di portare un valore aggiunto, non soltanto in termini architettonici ma anche da un punto di vista socio-culturale.

Infine, la terza e ultima fase, riguarda la messa in atto di un progetto architettonico a diverse scale, volto a riqualificare il fabbricato oggetto d’intervento e il suo immediato intorno, attraverso l’inserimento di nuove destinazioni d’uso, l’incremento della mobilità dolce e interventi puntuali, a livello urbano, volti a rendere più accessibile l’area sottoutilizzata.