Un volume di altissimo pregio editoriale che abbraccia le “Terre del Monviso”: territorio dettagliatamente mappato e descritto dagli ideatori del progetto transfrontaliero “Terres”, che hanno messo gambe e fiato, battendosi contro chiusure e pregiudizi e cercando di riportare il Viso al centro di qualcosa di unico, come fu al tempo degli Escartons. Una terra unica, tanto da aver ottenuto il riconoscimento dall’UNESCO come Riserva della Biosfera del Monviso; una terra discreta, ma di straordinaria bellezza e unicità dalle cui pendici nasce il Po, il fiume più lungo d’Italia. L’unico modo per osservare, capire e amare queste “terre” è lasciarsi guidare su per strade e sentieri, attraversare paesi e conoscere la gente e le tradizioni che ci abitano. È così che nasce questo volume: dal Parco naturale del Monviso alla Valle Stura, Maira, Grana, Varaita, Po, Bronda e Infernotto fino alle piane di Saluzzo, sconfinando in Francia. Un viaggio nel tempo e nello spazio, tra emozioni e riflessioni, sempre pronti a rialzare lo sguardo per non perdere di vista il Monviso.

L’obiettivo di Fulvio Beltrando, fotografo capace di dominare luci e ombre della natura trasformandole in opere d’arte, accompagnato dal racconto di uno dei maggiori esperti del territorio alpino, Enrico Camanni, affondano lo sguardo – o, meglio, il sentimento – nell’anima degli abitanti delle Terre del Viso, nelle Alpi Cozie, i luoghi in cui resistono e sono motivo di orgoglio le tradizioni occitane.

Enrico Camanni Alpinista molto attivo sulle Alpi, dove ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa ottocento itinerari di roccia e ghiaccio, è stato membro del Gruppo Alta Montagna, istruttore della Scuola nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti e direttore della Scuola nazionale di Scialpinismo della Sucai Torino. Attraverso la passione per l’alpinismo, è approdato al giornalismo di montagna, alternando lo studio con il lavoro di redazione.

Fulvio Beltrando, da sempre appassionato di montagna, natura e fotografia, non appena ne ha la possibilità trascorre il suo tempo sulle montagne della valle Po. Ama fotografare e viaggiare e cerca di utilizzare le sue fotografie come mezzo di divulgazione per avvicinare la gente alla natura. Negli ultimi anni si è avvicinato al mondo della multivisione e ha avuto la possibilità di proiettare le sue opere in diversi festival nazionali e internazionali. Ha collaborato con I Polifonici del Marchesato proiettando in diretta suoi lavori durante tre dei loro concerti