Questo libro racconta la vita straordinaria di Luigi Oreiller, un uomo che conosce la montagna come pochi altri. Nato nella povertà e cresciuto durante la guerra, Luigi trascorre 84 anni nella valle di Rhêmes Notre Dame, un luogo selvaggio e affascinante, diviso tra il Parco del Gran Paradiso e una riserva di caccia.

Per Luigi, la montagna non è una sfida, ma piuttosto la sua casa, un orizzonte a cui appartiene profondamente. Fin da giovane, armato dalla fame, è stato cacciatore, contrabbandiere e manovale. Ma è quando diventa guardiaparco e poi guardiacaccia che il suo sguardo cambia. Passando ore solitarie ad appostarsi contro i bracconieri, diventa il signore delle cenge, osservando il volo delle aquile e sperimentando un amore profondo per la natura.

Stagione dopo stagione, trasforma gli alberi in sculture naturali, osserva e interagisce con gli animali, parlando con cani, mucche e galline. Il suo è un mondo ormai perduto, travolto dalla modernità, ma Luigi ha una memoria vivida di tutto ciò che ha vissuto. Le sue parole, raccolte da Irene Borgna, ci portano in un viaggio fuori traccia, tra valichi nascosti e memorie antiche.

Il libro, finalista al Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura Multilingue delle Alpi 2019, ci racconta non solo la vita di un uomo straordinario, ma anche la bellezza e la grandezza della montagna che ha chiamato casa per tutta la sua vita.

Irene Borgna: una laurea in filosofia e un dottorato di ricerca in antropologia alpina con Marco Aime, ha fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere. Nata a Savona nel 1984, oggi vive e lavora in Valle Gesso (Cn), dove si occupa di divulgazione e comunicazione in campo ambientale presso le Aree protette delle Alpi Marittime. Guida naturalistica. È co-autrice dell’eBook Montagna femminile plurale (2014, Zandegù edizioni) e nel 2010 ha scritto il saggio filosofico Profondo verde (Mimesis edizioni).