Intervista a Peter Pichler, architetto, Founder & Partner di Peter Pichler Architecture
11 Agosto 2023Peter Pichler, Architecture Hotel Schgaguler
La pianificazione progettuale, valida in termini di efficientamento energetico come in ottica di sostenibilità, richiede la conoscenza del territorio e la capacità di interpretarlo. Dal rapporto tra insediamento e paesaggio agli elementi tipologici, dalle stratificazioni storiche alla filiera corta. Che si tratti di riqualificazioni o di realizzazioni ex novo, approcci più tradizionali a livello estetico e di tecniche costruttive convivono con altri orientati in un contrappunto tra antico e moderno.
Intervista a Peter Pichler, architetto
Founder & Partner di Peter Pichler Architecture, è riconosciuto per l’approccio olistico e l’implementazione di elementi vernacolari nella sua architettura
Come costruire e riqualificare in montagna e in che modo rapportarsi a territorio e architettura esistente?
Il nostro studio è da sempre impegnato nello sviluppo di un approccio progettuale innovativo e contemporaneo, in dialogo col territorio e col contesto culturale del luogo. Nel caso del progetto di ristrutturazione dell’Hotel Schgaguler a Castelrotto, ad esempio, abbiamo creato un edificio capace di mantenere la propria indipendenza senza però ignorare il patrimonio locale, a livello di strutture preesistenti e di caratteristiche geografiche. Una dimostrazione di come la tradizione può continuare a vivere attraverso un progetto di rinnovamento.
In ottica di efficientamento energetico e rapporto col paesaggio, come si inseriscono materiali, design e tecnologia?
L’approccio sostenibile deve essere una costante nella progettazione. Fin dalle prime fasi occorre individuare le soluzioni architettoniche che possono portare benefici quali il controllo dei consumi energetici e la riduzione dello sfruttamento delle risorse. Si consideri che, grazie ai nuovi materiali, la prefabbricazione diventa un criterio produttivo con un eco-bilancio migliore rispetto all’edificazione tradizionale. È bene poi valorizzare competenze e materiali a chilometro zero, stabilendo rapporti positivi con le imprese locali.
Che ruolo assume la cooperazione tra pubblico e privato e in che modo può realizzarsi?
Non si può prescindere dalla cooperazione tra pubblico e privato. Questa, infatti, rappresenta una sinergia fondamentale nella progettazione di nuovi spazi, che devono creare oggi più che mai un approccio olistico per perseguire un impatto effettivamente positivo. È quindi necessario che pubblico e privato instaurino un dialogo e creino una comunità di intenti, condividendo strategie e soluzioni progettuali studiate e determinate attraverso sostenibilità, value engineering e razionalizzazione.
di Leonardo Selvetti