Storie di un futuro possibile per le terre alte. Trento, 28 arile – 7 maggio

Le terre alte come scenari possibili di convivenza, lavoro e cura: dal 28 arile al 7 maggio il Trento Film Festival indica un futuro possibile per la montagna.

Oltre 130 film selezionati, di cui 27 in concorso: dopo l’apertura con l’anteprima internazionale di A passo d’uomo (Sur les chemins noirs), di Denis Imbert, con il premio Oscar Jean Dujardin in cammino attraverso la Francia, spazio alle proposte delle 9 sezioni del programma, dalle quali emerge il racconto di una montagna da re-immaginare come luogo di coabitazione, rispettosa e cooperativa, tra uomo e natura.

Nel Concorso internazionale che assegna le Genziane d’Oro e d’Argento spiccano l’ultima produzione National Geographic Wild Life sull’incredibile storia d’amore e di impegno per la natura di Kristine e Doug Tompkins, firmata dai premi Oscar per Free Solo Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin; l’affascinante Song of Earth (La canzone della terra), prodotto da Wim Wenders e Liv Ullmann, omaggio in immagini e musica della pluripremiata regista norvegese Margreth Olin al maestoso paesaggio nordico dov’è nata e cresciuta, e ai propri genitori; Stams di Bernhard Braunstein, che apre le porte del più celebre liceo sportivo d’Europa, dove studiano e si allenano i giovanissimi campioni di sci del futuro; e il ritorno in concorso a Trento per Werner Herzog con l’ultimo lavoro The Fire Within: A Requiem for Katia and Maurice Krafft, sulla celebre coppia di vulcanologi francesi già al centro del film Premio del pubblico a Trento nel 2022, e recentemente candidato all’Oscar, Fire of Love.

Nella sezione Anteprime, dedicata ai lungometraggi di fiction, particolarmente attesi il sorprendente e visionario La montagne diretto e interpretato dal regista e alpinista Thomas Salvador, presentato all’ultima Quinzaine di Cannes, interamente filmato tra Chamonix e il Monte Bianco; e Let the River Flow del norvegese Ole Giaver, appassionante celebrazione delle prime battaglie contro la discriminazione e per la difesa dell’ambiente delle popolazioni Sami della Scandinavia.

Immancabili i film naturalistici, con la proiezione per grandi e piccoli dello spettacolare documentario francese Le Chêne, sulla vita sopra e intorno a una maestosa quercia attraverso le stagioni, e i film sul rapporto tra comunità e animali sulle Alpi, come L’ors e Lupo uno.

Tornano le riscoperte d’archivio, con la prima assoluta del restauro realizzato dalla Cineteca di Bologna di Everest – La spedizione italiana al tetto del mondo di Guido Guerrasio, sulla prima salita italiana nel 1973 al tetto del mondo, capitanata da Guido Monzino, e il programma Montagne di famiglia in occasione dei 100 anni del cinema amatoriale, con film a passo ridotto di montagna e alpinistici dalle collezioni dell’associazione bolognese Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia.

Film di chiusura sabato 6 maggio Rispet, anteprima del coraggioso lungometraggio d’esordio della regista trentina Cecilia Bozza Wolf, interamente girato in Valle di Cembra (Trentino) con attori non professionisti.

 

a cura della redazione