Le ossa della terra. Primo Levi e la montagna
Dal 26 gennaio al 13 ottobre 2024, al Museo della Montagna di Torino.
Dal 26 gennaio al 13 ottobre 2024, al Museo della Montagna di Torino.
Dedicata alla figura di Primo Levi e al suo rapporto con le terre alte, la mostra viene inaugurata in occasione del Giorno della Memoria 2024, in collaborazione con il Centro Studi Primo Levi.
Per Levi le escursioni in montagna significarono molte cose: l’incontro con natura e materia, la nascita di amicizie profonde, la sfida con se stesso, l’orgogliosa rivendicazione di libertà, l’allenamento alla fatica e alle privazioni. Il percorso espositivo, che racconta questo legame poco conosciuto di Primo Levi con la montagna, nato negli anni dell’adolescenza, è un viaggio segnato dalle parole del protagonista, fotografie storiche, oggetti, documenti ed estratti video provenienti da archivi pubblici e privati, oltre che dai familiari dello scrittore e dal Centro Documentazione del Museo.
Ad accompagnare il visitatore sono le citazioni di Primo Levi, in un filo conduttore in cui dominano otto cocetti chiave: Natura, Materia, Letteratura, Trasgressione, Riscatto, Amicizia, Scelta, Liberazione, sintesi dell’amore dello scrittore per la montagna.
«Abbiamo coltivato a lungo l’idea di costruire un progetto corale dedicato alla figura di Primo Levi – spiegano Mario Montalcini e Daniela Berta, presidente e direttore del Museo Nazionale della Montagna -. Grazie alla famiglia Levi, al Centro Studi a lui dedicato e a tutti gli archivi italiani che hanno accolto la collaborazione è stato possibile realizzare questa mostra, che era doveroso pensare per Torino, la sua città, e che è nostro obiettivo presentare in seguito in altre sedi».
«Primo Levi ci aiuta a leggere la natura intorno a noi. Senza enfasi, senza retorica, ma con la passione di chi ha praticato la montagna sul serio, con l’appagamento dello scopritore curioso di significati innumerevoli: intorno alla chimica, alla letteratura, alla politica, all’amicizia, alla propria condizione esistenziale. E, appunto, anche alla nostra» commenta Fabio Levi, presidente del Centro Studi Primo Levi.
Durante l’intera durata dell’esposizione saranno organizzati laboratori dedicati agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado, con l’obiettivo di sensibilizzare, sviluppare l’empatia e consolidare i legami tra i giovani cittadini. Il risultato di questo impegno si concretizzerà in un progetto grafico comune e in un’attività di scrittura basata sulla rielaborazione dei testi e delle citazioni di Primo Levi.
di Francesca Corsini