Il paesaggio montano è costituito da un insieme di assetti architettonici inseriti in ambienti naturali difficili, come versanti, pendii e alture. Leggere questo paesaggio significa cogliere i profondi e sottintesi accordi del rapporto tra l’uomo e l’ambiente, le interazioni tra il senso del tempo e della cultura. La formazione dei borghi avvenne secondo uno sviluppo spontaneo definendo strutture abbastanza organiche e secondo modelli schematizzabili che ricalcavano antichi e semplici tracciati, che derivavano dal rispetto di confini, di corsi d’acqua e dalla difficoltà di rimodellare terreni in pendenza. Un’organizzazione che ha formato uno spazio unitario in cui è sempre stato possibile orientarsi e avere un’idea generale del contesto. Studiare l’architettura di montagna significa riflettere sulla giusta disposizione di spazi, volumi, forme e masse, considerare i rapporti tra interno ed esterno, capire la continuità storica dei materiali.

Sono questi i temi al centro di Abitare sostenibile: rigenerare un borgo, convegno inserito nel palinsesto di appuntamenti di Restructura 2023, il salone organizzato dal GL events Italia al Lingotto Fiere di Torino dal 23 al 25 novembre. Un’edizione che pone l’accento sul tema del retrofit e chiama intorno a sé il mondo dei giovani, cui parla e cui dà voce. Un approccio che Abitare sostenibile: rigenerare un borgo – realizzato in collaborazione e con il contributo di Camera di commercio di Torino e Regione Piemonte – rispecchia pienamente. Il convegno infatti nasce dal progetto di una rete di istituti tecnici di Torino e provincia, ideato per introdurre nelle scuole per geometri, il concetto e l’esperienza di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, parole chiave dell’edilizia, che tuttavia normalmente non rientrano nel vocabolario degli istituti tecnici italiani.

A Restructura verrà raccontato lo sviluppo pratico del progetto che si è focalizzato sulla rigenerazione del borgo di Alpette, in provincia di Torino. «Qui sono state definite alcune modalità di riqualificazione del territorio, crocevia di molteplici esperienze culturali, attraverso il ridisegno del tessuto e del patrimonio edilizio – spiega la professoressa Rosella Seren Rosso dell’Istituto Istruzione Superiore “Erasmo da Rotterdam” di Nichelino (TO), capofila del progetto –.  Ciò ha permesso di coniugare con continuità la tradizione e il passato con l’innovazione diventando laboratorio della contemporaneità. Gli studi degli interventi sono stati pensati per rigenerare gli involucri di un tempo, essenza di ogni luogo, con l’obbiettivo di conservare i valori storico-architettonici-paesaggistici. Sono stati interpretati nuovi modi di abitare gli spazi al fine di valorizzare il patrimonio immobiliare. In particolare sono stati realizzati progetti esecutivi di due tipologie di baite e di un edificio costruito negli anni ’70 del Novecento».

Ma la rigenerazione urbana deve essere anche sociale ed economica. Gli studenti infatti, sono partiti dalla realizzazione di una digital community di luogo: «una riconfigurazione spaziale del costruito ridisegnando i luoghi di una nuova normalità – chiarisce la professoressa Rosso –. È stata quindi individuata una location per lo sviluppo dei servizi in digitale, ad esempio: la sanità, con un punto prenotazione e distribuzione farmaci, l’ufficio postale, la tabaccheria, l’edicola, il bancomat».

È poi stato realizzato un “bistrot diffuso” incentrato sullo sviluppo del borgo attraverso la valorizzazione della produzione tipica agricola tipica della zona, castagne e noci, e di erbe aromatiche. Sono stati individuati punti per la lavorazione e vendita dei prodotti, la creazione di un centro benessere basato sull’uso delle erbe aromatiche, una tisaneria, due location per la produzione di oggetti di stoffa e di ceramica dipinte con temi legati alle erbe aromatiche.

«Sul lato urbanistico si è pensato alla valorizzazione di due piazze – racconta la professoressa –, una come area più rappresentativa, punto dell’incontro e di scambio, in cui cultura, storia, tradizioni e innovazioni convivono quotidianamente, il luogo che accoglie, prima di altri, i cambiamenti legati allo spirito di un’epoca: i nuovi spettacoli, le manifestazioni politiche, i segni delle innovazioni tecnologiche. L’altra come spazio estivo per proiezioni sulla facciata di un edificio prospiciente per realizzare stagioni di filmati tematici».

L’appuntamento con Abitare sostenibile: rigenerare un borgo è a Restructura, giovedì 23 novembre dalle 10 alle 13 in sala Rosso. L’ingresso è gratuito, previo accredito. Per gli operatori professionali: Accredito Operatore – RESTRUCTURA.Per il pubblico: Accredito Visitatore – RESTRUCTURA. Per le scuole: Accredito Studente – RESTRUCTURA

di Francesca Corsini