Il Gabinetto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha pubblicato il position paper del Tavolo di Filiera Foresta Legno dal titolo “Gestione forestale e sostenibilità degli usi energetici delle biomasse forestali”.

Il position paper nasce dal Gruppo di lavoro temporaneo coordinato da AIEL, Associazione italiana energie agroforestali, formato da Università e Istituti di ricerca nazionali, Regioni Italiane, Associazioni ambientaliste, Associazioni dei Comuni e dei Comuni montani, Organizzazioni agricole e di categoria, Associazioni dei produttori boschivi, schemi di certificazione forestali, Associazioni del settore industria-legno.

Emerge il quadro di un Paese dove l’uso energetico del legno rappresenta uno degli argomenti in cui l’eccessiva semplificazione, abbinata alla propensione a non inserire nel dibattito le specificità territoriali e nazionali fondamentali per una corretta comprensione dei complessi sistemi forestali, rischia di annullare il valore di una filiera che offre numerosi vantaggi sotto il profilo sociale, economico e ambientale.

«L’Italia è ricca di esempi virtuosi – si legge del documento – dove la buona gestione forestale, pianificata e molto spesso certificata, realizzata per produrre beni durevoli in legno, garantisce la valorizzazione energetica degli scarti di produzione e della biomassa legnosa attraverso filiere corte e locali e sistemi di conversione energetica altamente tecnologici e non inquinanti, in cui le filiere per il legname da opera si integrano perfettamente con quelle energetiche».

Tuttavia, sebbene il legno sia una risorsa rinnovabile, il suo utilizzo non sempre avviene in modo tale da garantire la sostenibilità delle filiere. Per questo «servono rigore scientifico, trasparenza, buone pratiche, dati veritieri e una comunicazione basata su princìpi cardine condivisi e riconosciuti da tutti i soggetti che articolano la filiera forestale a uso energetico, fondata sulla corretta gestione del “capitale” boschivo».

Il documento auspica quindi l’avvio di campagne informative supportate dai Ministeri competenti e dai portatori di interesse pubblici e privati che spieghino al largo pubblico le opportunità legate alla gestione sostenibile e responsabile del patrimonio forestale, all’utilizzo esclusivo di combustibili legnosi di qualità certificata e da filiera tracciata e all’installazione di generatori di calore all’avanguardia, accelerando il turnover tecnologico. E conclude con l’elenco di 10 misure per una filiera sostenibile responsabile e certificata aumentando il ricorso alla pianificazione, l’adozione di un approccio responsabile e realistico nell’utilizzo delle risorse forestali, privilegiando la creazione di filiere locali e territoriali per massimizzare i benefici socioeconomici e ambientali, soprattutto nei territori interni e nelle zone montane.

di  Francesca Corsini