Cinque domande e cinque proposte per uscire dall’isolamento e generare Alpi-cerniera

Sacrica qui Il dossier di Uncem

Nel 2014, a Cuneo, in un convegno voluto dall’ora Presidente Uncem Piemonte Lido Riba, che nel 2020 ha lasciato il testimone a Roberto Colombero, Uncem aveva posto alcune domande relative al futuro del quadrante nord occidentale del Paese.

II cuore dell’argomento era la relazione tra Torino, Cuneo, le valli alpine e la Francia, attraverso anche Liguria e Valle d’Aosta, e con Svizzera e resto del Paese.

La situazione oggi si è complicata. Uncem torna a porre 5 domande e a fare 5 proposte sullo stato delle relazioni, dei rapporti, dei flussi. Partendo da una centrale, stante quanto sta succedendo con limitazioni al Frejus e al Monte Bianco, con reti che attraversano i territori, da una parte sempre più cariche di mezzi, dall’altra sprovviste di adeguati investimenti per renderle efficienti: c’è un rischio di esclusione del Piemonte dalle reti internazionali dei trasporti, delle merci, dei flussi che interessano l’Europa?

Cosa fare per garantire inclusione e protagonismo? C’è la possibilità che i grandi corridoi europei, verso Rotterdam e Amsterdam, verso Lisbona e Kiev, verso Medio Oriente e verso i Balcani, taglino fuori il nord-ovest e il capoluogo del Piemonte, muovendosi sopra le Alpi o da e per Milano verso Genova e la costa in direzione Francia?

In sostanza: quale è e quale sarà il ruolo del Piemonte? Come unire e pianificare le relazioni e le reti viarie, ferroviarie e digitali?

A cura della redazione