Le recenti calamità naturali, le alluvioni e il dissesto idrogeologico hanno nei cambiamenti climatici e abbandono dei territori le cause primarie. Un binomio sul quale occorre una riflessione politica e istituzionale, per dare vita a investimenti e processi duraturi di intervento.

In Italia la superficie sottoposta a pericolosità elevata per dissesto idrogeologico è molto diffusa in montagna dove investe 20 mila kmq. Gli abitanti che vivono in Comuni con rischio elevato sono 6,7 milioni, e il 58% di questi si trova in montagna. Ripartire da qui, con interventi contro l’abbandono, sbloccando risorse ferme per interventi di tutela e supportando imprese agricole e residenzialità, con opportuni servizi, è una grande esigenza del Paese.

Ecco il dossier di Uncem, in 15 punti: UNCEM proposte contro dissesto e sicurezza territori 22-5-2023