Le proposte del presidente della Provincia di Cuneo

L’Organizzazione meteorologica mondiale ha confrontato i dati di pioggia e neve del 2022 con quelli della media degli ultimi trenta anni. Cosa è emerso? Che il Piemonte è una delle regioni d’Europa che nell’anno scorso ha riscontrato il maggior deficit di precipitazioni, sfiorando il 50% in meno rispetto alla media dagli anni Novanta ad oggi.

Lo conferma anche il Rapporto sulla siccità in Piemonte nel 2022 pubblicato lo scorso ottobre dall’Arpa Piemonte: la nostra Regione ha inanellato 3 stagioni consecutive senza precedenti in fatto di siccità, l’estate scorsa è stata addirittura la seconda più calda in Piemonte negli ultimi 65 anni.

Che la situazione dell’approvvigionamento idrico sia drammatica lo dimostrano la portata d’acqua dei nostri fiumi e la necessità di ricorrere alle autobotti per rifornire di acqua alcuni Comuni delle nostre valli alpine e l’Anbi, l’associazione nazionale per la gestione delle acque, è certa che non si tratti di una situazione temporanea. Secondo le sue stime, infatti, risulta impossibile recuperare “il deficit idrico con le attuali precipitazioni”, per cui, anche se la pioggia e la neve dovessero cadere copiosamente nei prossimi mesi, non riuscirebbero comunque a rifornire in modo adeguato i bacini idrici non solo del Piemonte, ma dell’Italia intera.

Su questo tema si è alzata la voce del presidente della Provincia Luca Robaldo: «questi segnali non possono lasciarci indifferenti, è giunto il momento di adottare delle soluzioni in grado, se non altro, di sfruttare al meglio quelle risorse idriche su cui ancora possiamo contare. Come? Innanzitutto, cercando di ridurre al minimo le perdite di rete del servizio idrico integrato, e sotto questo aspetto i fondi del PNRR possono darci una mano sia per effettuare una graduale sostituzione delle condotte più vetuste, sia per digitalizzare la rete e installare sensori di monitoraggio, in grado di segnalare tempestivamente i cali di pressione, in modo da ottimizzare lo sfruttamento della risorsa acqua. A tal proposito, il progetto “Acquedotto 4.0: innovazione e riduzione delle perdite della rete idrica cuneese”, predisposto dall’Egato 4 per un importo complessivo di 42.569.000 euro, è stato ammesso nella graduatoria stilata nell’ambito della misura 4.2 del PNRR, anche se al momento non verrà finanziato. Occorre poi riprendere in mano la questione dei mini invasi: un sistema integrato di piccoli bacini ci permetterebbe di trattenere l’acqua prima della sua discesa al mare. Stoccare le piogge ci permetterebbe di avere più ricadute positive sui nostri territori, non solo per quanto concerne l’approvvigionamento idrico, ma anche per la produzione di energia elettrica rinnovabile, in linea con gli obiettivi del piano comunitario RePowerEu».

Il Presidente ha inoltre precisato che grazie all’interessamento del consigliere Silvano Dovetta «la nostra Provincia collaborerà con quella di Imperia, i dipartimenti francesi della Région Sud e la regione Valle d’Aosta alla programmazione di una serie di progetti a valere sui fondi Alcotra di ricarica programmata delle falde acquifere e di realizzazione di mini laghetti. In particolare, per la nostra provincia, si cercherà di ricaricare le falde sotterranee che costituiscono un importante risorsa idropotabile e irrigua del territorio».

Secondo Robaldo c’è anche un altro importante intervento che riguarda la sensibilizzazione all’uso corretto dell’acqua. «In media in Europa si consumano 125 litri al giorno per abitante – ha spiegato – mentre in Italia se ne consumano 215 litri al giorno pro capite, quasi interamente per fini diversi dalla potabilità, in quanto gli Italiani sono anche i principali acquirenti di acqua in bottiglia: a fronte di un’encomiabile cura per l’igiene personale c’è sicuramente margine per migliorare i nostri comportamenti, così da evitare ulteriori sprechi di una risorsa che, oggi più che mai, va trattata con la massima attenzione».

 

A cura della redazione


Fonte: Quotidiano online della Provincia di Cuneo:
“Non aspettiamo una nuova estate di siccità, confrontiamoci ora sulle misure da assumere” – Quotidiano online della Provincia di Cuneo