Dopo il Covid la montagna ha saputo ripensarsi, ma non deve restare isolata: la grande sfida per il Paese è trovare il modo di farla dialogare con la città. Uncem lo ha ribadito con forza oggi (21 gennaio 2023) a Torino. Occasione, l’incontro fra gli amministratori locali e i rappresentanti delle istituzioni organizzato per il settentesimo anniversario della fondazione Uncem.

Ci rivolgiamo al sindaco di Torino Stefano Lo Russo, perché il capoluogo non può ignorare le sue valli. Dopo la collaborazione non messa in campo per le Olimpiadi invernali del 2006 il dialogo fra Torino e le sue valli è cessato. Pensiamo alle autostrade e i flussi, ad esempio. Quando valgono e quanto torna dei passaggi su Autofrejus e le altre, ai territori? Niente. Ed è grave. Innaturale e miope non condurre una battaglia su questo, al posto di attaccare questa o quella linea ferroviaria, questo o quel tunnel.

Il capoluogo deve capire che c’è ancora molto da fare, invece il tema nelle sedi istituzionali non è stato mai mai ben affrontato. Serve un nuovo ruolo degli enti locali nei nuovi modelli di sviluppo necessari per rilanciare la montagna, anche alla luce del cambiamento climatico. Dobbiamo affrontare il nodo del modo in cui i Comuni stanno insieme, decidendo come attrarre risorse europee e come gestire i fondi del Pnrr. Se i Comuni pensano di lavorare da soli non si va da nessuna parte: si devono rafforzare le Unioni montane con personale e funzioni, obbligando i Comuni a lavorare insieme al loro interno.