Un nuovo neologismo per un nuovo stile di vita: smartrekking, dalla coniugazione di smart working al trekking. Cresce infatti il numero dei rifugi alpini italiani che dispongono di free wi-fi o 4G e diventa possibile lavorare da alpeggi e borghi sperduti delle Terre Alte. Si aprono così le porte a un nuovo segmento di mercato, quello dello smartrekker, nuova linfa per i rifugi.

Nella tragicità dell’esperienza pandemica, il modello “ufficio nello zaino” è diventata una scelta di vita più accettabile, che ha iniziato a diffondersi sempre di più. Requisiti indispensabili: amore per la montagna, per la vita all’aria aperta e un po’ di allenamento al cammino.

A sostegno di questo moderno tipo di escursionista nel 2020 è nato un gruppo su Facebook, Smart Trekkers, che propone percorsi che si snodano per chilometri sulle nostre montagne, potendo contare sempre su punti di appoggio dotati di wi-fi. Da allora la rete si è estesa a più di 200 strutture ricettive con wifi/4G, tra rifugi, campeggi, coworking e pure alcuni bivacchi.

Gruppo Facebook Smartrekkers

 

di Francesca Corsini