Via al bando per ripopolare 32 borghi montani del Trentino: contributi fino a 100mila euro
Un'importante opportunità per chi desidera acquistare o ristrutturare casa nei comuni montani a rischio spopolamento. Domande dal 19 maggio al 30 giugno 2025.

Da oggi è ufficialmente aperto il bando della Provincia Autonoma di Trento che mira a contrastare lo spopolamento delle aree montane. L’iniziativa offre contributi significativi per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili in 32 comuni trentini identificati come zone a rischio abbandono.
Il bando, atteso già da fine aprile, si inserisce nel quadro della legge provinciale n. 9 del 6 agosto 2024, che ha stabilito misure straordinarie per contrastare lo spopolamento dei comuni montani attraverso il “Fondo per la ripopolazione dei territori montani”, dotato di un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro.
Un progetto sperimentale con criteri specifici
I comuni selezionati per partecipare al progetto sperimentale sono stati individuati in base a criteri demografici precisi. Si tratta di località che hanno registrato una diminuzione della popolazione residente di almeno l’8% negli ultimi vent’anni e che contano meno di 2.000 abitanti. Lo studio demografico alla base dell’intervento ha permesso di identificare le aree più colpite dal fenomeno dello spopolamento, dove l’intervento pubblico può risultare più efficace. Oltre al sostegno economico diretto per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili, la Provincia punta anche a creare un effetto moltiplicatore, stimolando l’economia locale attraverso il coinvolgimento di professionisti e imprese del territorio nelle attività di ristrutturazione.
Chi può partecipare
Il bando si rivolge alle persone fisiche che sono, o diventeranno entro sei mesi, proprietarie o titolari di un diritto reale sugli immobili situati nei comuni selezionati. È importante sottolineare che:
- L’acquisto non può avvenire tra parenti di primo grado
- I richiedenti con più di 45 anni che intendono utilizzare l’immobile come prima casa non possono risultare residenti nel comune dell’alloggio alla data del 6 agosto 2024 (data di entrata in vigore della legge provinciale)
- Gli immobili oggetto di contributo devono essere destinati a uso residenziale
Contributi disponibili
Le misure di sostegno economico sono particolarmente vantaggiose: Un contributo massimo di 100.000 euro, pari al 20% del valore dell’immobile, per l’acquisto di una casa; Il contributo per la ristrutturazione varia in base alla destinazione dell’immobile: 35% per chi acquista o ristruttura una seconda casa, 40% per chi acquista o ristruttura una prima casa
Le parole dell’Assessore Marchiori
«Non si tratta di un regalo, ma di un investimento sul valore delle comunità alpine in luoghi rischiano lo spopolamento e rischiano di diventare un costo per la collettività perchè un luog che si impoverisce si deteriora generando anche problemi di sicurezza», ha spiegato l’assessore alle politiche per la casa, Simone Marchiori, ospite a all’undicesima edizione di REbuild dell’evento dedicato all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, organizzato da Riva del Garda Fierecongressi. Durante l’evento REbuild, l’assessore Simone Marchiori ha sottolineato l’importanza strategica di questa iniziativa: Marchiori ha evidenziato come il bando riconosca il gap economico che spesso scoraggia le persone dal trasferirsi in montagna: «Dobbiamo riconoscere a chi decide di fare una scelta importante di vivere in montagna questo svantaggio economico. Non significa dimenticare la città, ma evitare che la montagna si spopoli».
Obiettivi e impatto sociale atteso
L’intervento riveste un’importanza strategica per il Trentino, in quanto mira a preservare il tessuto sociale ed economico dei piccoli comuni montani che negli ultimi decenni hanno visto una significativa diminuzione della popolazione residente. Attraverso incentivi concreti, la Provincia Autonoma di Trento intende:
- Contrastare l’abbandono dei territori montani
- Mantenere i servizi essenziali in queste aree
- Valorizzare il patrimonio edilizio esistente
- Creare un volano economico per le imprese locali
- Favorire il ricambio generazionale nelle comunità montane
I 32 comuni coinvolti
Il progetto sperimentale interessa i seguenti comuni trentini:
Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cis, Cinte Tesino, Dambel, Frassilongo, Grigno, Livo, Luserna, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville, Valdaone, Valfloriana, Vallarsa, Vermiglio.
Come presentare domanda
Le domande possono essere presentate dal 19 maggio al 30 giugno 2025. La procedura di assegnazione dei contributi seguirà l’ordine cronologico di presentazione delle istanze, con priorità per i richiedenti under 45 che intendono utilizzare l’immobile come prima casa.
Gli interessati dovranno presentare la documentazione necessaria esclusivamente in modalità telematica tramite il portale provinciale www.servizionline.provincia.tn.it – Area pubblica – sezione IMPRESE E CITTADINI – Sviluppo del territorio – Rivitalizzazione aree a rischio abbandono.
Per accedere al servizio è necessaria l’identità digitale SPID, la Carta d’identità elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Per informazioni dettagliate è possibile rivolgersi allo sportello informativo telefonico a cura dell’Ufficio politiche di incentivazione e azioni di semplificazione urbanistica della Provincia Autonoma di Trento, chiamando il numero 0461 495403 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:30.
Un modello per altre regioni montane
L’iniziativa trentina si propone come un laboratorio di buone pratiche. Come evidenziato durante REbuild, questo manifesto rappresenta uno strumento fondamentale non solo per la Provincia Autonoma di Trento, ma potenzialmente per tutte le amministrazioni montane italiane che affrontano simili sfide demografiche.
La politica abitativa si inserisce in un contesto più ampio che vede la necessità di rivitalizzare i territori montani, riconoscendone il valore culturale, ambientale e sociale, oltre che economico.