Mentre le vette delle Alpi perdono la loro purezza, aumentano i progetti speculativi e le infrastrutture invasive, sollevando interrogativi sulla nostra relazione con la natura. Questo libro esplora quindi una questione cruciale: ha senso continuare a sviluppare un modello di crescita basato sull’aumento dei turisti e degli impianti in un ecosistema così fragile? 

L’opera invita a riflettere su come altre culture, dall’Himalaya alle Ande, abbiano considerato le montagne come luoghi sacri, da rispettare e proteggere. Propone l’idea audace di dichiarare il Monveso di Forzo ‘sacro’, impegnandosi a non calpestarne più la vetta. Un’iniziativa che ha acceso un acceso dibattito tra ambientalisti e appassionati di montagna, ponendo l’accento sulla necessità di ritrovare un senso di limite e responsabilità.

Attraverso queste pagine, ci si interroga il ruolo della montagna come maestra di vita e si cerca una nuova etica per l’alpinismo, che possa guidarci verso un futuro sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Enrico Camanni: Alpinista molto attivo sulle Alpi, dove ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa cinquecento itinerari di roccia e ghiaccio, è stato membro del Gruppo Alta Montagna, istruttore della Scuola nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti e direttore della Scuola nazionale di Scialpinismo della Sucai Torino. Attraverso la passione per l’alpinismo, è approdato al giornalismo di montagna, alternando lo studio con il lavoro di redazione. Dal 2009 è vicepresidente dell’associazione “Dislivelli, ricerca e comunicazione sulla montagna”